La mia pratica artistica si costruisce attorno alle interazioni umane, rappresentate attraverso l'estrema sintesi e stilizzazione degli elementi e delle espressioni facciali.

Si tratta della commistione di emozioni grigie che al giorno d’oggi, in un modo o nell’altro, tendono a unire e accomunare i volti degli esseri umani a fare da nucleo emotivo della sua pratica artistica: l’essere individui ma allo stesso tempo parte di un insieme incapace di farci sentire rappresentati. Sensazioni come noia, letargia, afflizione e nausea che talvolta sfociano in rassegnazione, insoddisfazione ed incapacità di interagire con gli altri. Tali volti, costantemente assorti nei loro pensieri, sono a tal punto esausti di essere sopraffatti da tali emozioni che spesso non avere nemmeno un corpo. (Nascono unicamente forniti della testa necessaria a razionalizzare il loro ambiente circostante.)